Nasce ‘Centro popolare’ il progetto politico di Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Giusy Versace dopo l’addio ad Azione di Calenda.
Solamente pochi giorni fa Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e Giusy Versace hanno ufficializzato il loro addio ad Azione, il partito di Carlo Calenda. Adesso, le tre donne hanno dato vita ad un nuovo progetto politico chiamato ‘Centro popolare‘ con l’obiettivo dichiarato di rafforzare l’area centrista e moderata.
‘Centro popolare’: l’idea di Carfagna, Gelmini e Versace
Hanno salutato Azione di Calenda nei giorni di scorsi e adesso hanno deciso di lanciare un nuovo progetto politico. Stiamo parlando di Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e di Giusy Versace che hanno dato vita a ‘Centro popolare’ al fine di rafforzare l’area centrista e moderata. Da sottolineare come il progetto delle tre donne sembri già destinato verso un’intesa con ‘Noi Moderati’ di Maurizio Lupi. Secondo le idee delle tre politiche, il progetto si basa su tre principi precisi: stabilità, pragmatismo e concretezza.
L’obiettivo del progetto
A commentare questa nuova avventura politica sono state le dirette interessate. La Gelmini ha sottolineato: “Vogliamo allargare questo progetto al civismo, a tanti amministratori locali delusi dal fallimento del Terzo Polo e che rifiutano l’adesione al campo largo di Conte, Fratoianni e Bonelli”.
E ancora: “Il centro resta il luogo dell’equilibrio e della ponderazione degli interessi in gioco, anche in un quadro politico che si sta ancora una volta polarizzando. Lo faremo portando avanti le nostre battaglie e i nostri valori, a partire da una tradizione cattolico-popolare che mette al centro la persona, la famiglia, la competenza e il merito, il principio di sussidiarietà, la valorizzazione dei corpi intermedi”.
Dello stesso avviso anche la Carfagna: “Con Centro Popolare puntiamo a rafforzare l’area moderata e riformista del Centro-Destra attraverso un percorso fondativo per ‘allargamento e consolidamento di un’area che rappresenti il luogo della stabilità, del pragmatismo e della concretezza”.